Una storia abbastanza lineare con delle donne al centro dell’attenzione dell’autore. Carofiglio in alcune interviste ha dichiarato di aver voluto scrivere questo breve giallo calandosi nei panni del “sentire” delle donne. In realtà , non so quanto ci sia riuscito intanto per la brevità del romanzo e poi perché i personaggi femminili sono sì delineati ma nei loro tratti principali, facilmente individuabili. La storia vede come protagonista Penelope Spada una ex pm ardita e passionale che si è messa nei guai e che tenta di recuperare il suo interesse per la vita attraverso un’indagine piovutale tra capo e collo che risolverà grazie ad una ferrea disciplina che si impone nell’indagine. Ciò che appassiona non è tanto la trama che in fondo è anche banale quanto l’indubbia ed apprezzabile capacità di Carofiglio di utilizzare un linguaggio chiaro, preciso ma musicale e raffinato al contempo. Rara competenza oggi…Inutile dire che la sua precedente esperienza come magistrato emerge con forza , ma qualsiasi considerazione o atto di natura legale si avvale sempre di una chiarezza espositiva che dà sapore alla lettura e trascina il lettore in un universo di piacere linguistico sconosciuto ormai alla maggior parte di un popolo di analfabeti funzionali.