Libera trasposizione romanzata della vita di una donna sopravvissuta alla Shoà. Il romanzo è la storia di un’amicizia e di un amore nato e cresciuto malgrado il regime di costrizione a cui era sottoposto il popolo ebraico a dimostrazione del fatto che la vita e la luce della libertà vincono sulla morte e sulla tirannia. Tuttavia il romanzo non aggiunge proprio nulla di nuovo a quanto non si sapesse già.. ; è vero che non è mai abbastanza ,ma il libro è scritto con una prosa approssimativa , talvolta sciatta; lo stesso finale prevedibile e melenso credo tolga autenticità alla testimonianza sul peggior peccato di cui l’uomo si sia macchiato: lo sterminio degli Ebrei!