Fiori sopra l’inferno vorrebbe essere un thriller psicologico , in realtà è l’ennesima prova deludente di tanta ormai letteratura italiana o pseudo tale che non fa altro che reiterare stanchi stereotipi. Un’altra investigatrice, una donna, di una certa età, fragile sul piano fisico che deve fare i conti con la una malattia che può inficiare le sue prestazioni, alcuni crimini orrendi, commessi in un bucolico paesino montano, echi del nazismo e degli efferati crimini commessi in nome della razza e delle sperimentazioni scientifiche, segreti sotterranei che pian piano affiorano a turbare l’apparente quiete della comunità, bambini vittime incolpevoli utilizzati nel loro ruolo per catturare l’attenzione del lettore ….insomma un mix di ingredienti che ,malgrado l’impegno dell’autrice, non traggono in inganno il lettore. Bocciato!