Spatriati
Mario Desiati
La vittoria del premio Strega di “ Spatriati” dimostra ciò che sostengo da tempo e cioè il basso livello in cui è precipitata la letteratura italiana incapace di dire alcunché se non piangersi addosso. L’intimismo, l’autoreferenzialità associate ad un’incapacità di fondo ne costituiscono i tratti essenziali e questo il libro di Desiati non se ne discosta ad eccezione del fatto che, rispetto ad altri, l’autore utilizza un linguaggio corretto ed articolato. Ma la storia di due giovani simbolo di una generazione perennemente insoddisfatta, incapaci di scegliere, perennemente in fuga “ Spatriati” insomma , a mio avviso è inaccettabile. Ritengo , che riducendo la condizione di spatriati solo ad uno stato d’animo interiore non si renda un buon servizio alla drammaticità oggettiva della situazione di giovani costretti ad emigrare o a restare, ma capaci, allo stesso tempo di essere individui responsabili e maturi.