LA DONNA DAI CAPELLI ROSSI (08/05/2023) - a cura della prof.ssa Anna Cosenza Toscano


Autore: Orhan Pamuk

Genere: narrativa straniera

Valutazione:

 

Un romanzo che differisce molto da quelli a cui ci ha abituato Pamuk, “ La donna dai capelli rossi” è infatti un libro non più corale bensì psicoanalitico  in cui l’autore scava dentro di sé nell’analisi difficile e tragica del rapporto padre -figlio saldandosi  così con la tradizione classica sofoclea . Cem , il protagonista è un giovane che ha l’aspirazione a diventare scrittore, ma, a causa dell’abbondono del padre, per guadagnare qualcosa ed iscriversi all’università, comincia a scavare pozzi sotto la guida del mastro Usta ; il lavoro lo affascina , più scava più sprofonda negli abissi della sua anima e più si lega a Usta che finisce nella sua mente con l’assumere il ruolo del Padre  poiché  “è il Padre  colui che detta la Legge  del bene e del male” anche se   nel loro rapporto non mancano contrasti e contraddizioni così come nella società turca  onnipresente nella produzione letteraria dell’autore .Ed è nel periodo dell’apprendistato che Cem incontra una attrice,  una donna matura dai capelli rossi di cui si innamora perdutamente , che lo inizierà all’amore  e che sarà l’elemento chiave per riallacciare passato e presente e per portare a compimento la tragedia di Edipo. Quando Cem , ormai affermato ingegnere tornerà in quei luoghi che aveva precipitosamente abbandonato per un drammatico senso di colpa, scoprirà qualcosa che se da un lato lo sbalordirà dall’altro determinerà la tragedia finale. Un romanzo in cui  soprattutto nella seconda parte si susseguono fatti (cosa inusuale per Pamuk), con pochissimi personaggi , con un   ritmo andante leggermente mosso ,  fruibile ed interessante per il tema proposto.