Una gradevole sorpresa questa lettura che si inserisce armoniosamente nella tradizione narrativa dell’antropizzazione dell’animale nel bene e nel male.“ I miei stupidi intenti” è, infatti la storia di una faina con i vizi e le virtù dell’uomo , una storia ricca di riflessioni sulla vita, sulla morte, sull’esistenza del divino, sul potere della scrittura, una storia che , malgrado la sensazione del dejà vu”, si legge con piacevolezza