NEPTUN (04/09/2017)


Autore: Dirk Henn

Genere: media strategia

Valutazione:

Da 2 a 5 giocatori - durata fra 60' e 90'

Il gioco è un classico da tavolo basato sul commercio navale nell'area del mediterraneo, piacevole da giocare da tre giocatori in su.

Si divide in tre turni di gioco ripetuti, ognuno dei quali caratterizzato da tre fasi: la scelta dei cinque contratti di commercio, la messa in atto dei contratti di commercio con uso di cinque carte (+2 due supplementari di emergenza), il conteggio dei punti. Scopo del gioco è ottenere più punti per i contratti portati a termine nei vari porti, divisi in regioni, sottostanti un tempio. Durante il primo turno si ottengono pochi punti, aumentati nel secondo turno (ma si premiano più giocatori), notevolmente ingigantiti nel terzo (con ancor più premi in palio).

Si ottengono punti (ma in minor misura) anche per le monete accumulate, che serviranno anche per "comprare" potenza di spostamento o direttamente punti sui templi, anche se questi ultimi a caro prezzo.

Molto carina la parte della scelta dei contratti (cosa porto, dove lo porto e cosa ci guadagno), anche se caratterizzata da un po' di fortuna, ma un abile stratega saprà contrastarla con una corretta sequenza di messa in atto dei contratti, che possono, comunque, anche essere scartati a discapito di un bonus per chi riesce a soddisfare tutti i cinque contratti previsti nell'ordine previsto.

La navigazione, gestita con carte spostamento eventualmente affiancate da compera di spostamenti aggiuntivi, viene fortemente influenzata dal fattore casuale "vento" che è contemporaneamente identico per ogni giocatore ad ogni uso di carta spostamento.

Per il conteggio dei punti si deve cercare di non restare troppo indietro in nessuno dei 5 templi in cui è diviso il tabellone, soprattutto in quelli più distanti dal punto di avvio di ogni turno di gioco (Creta) perchè ovviamente danno più punti. Gli stessi punti non si azzerano ad ogni turno ma si cumulano. Non è una buona strategia puntare tutto sul guadagno economico perchè anche con molte monete non si possono racimolare molti punti. La differenziazione calibrata degli obiettivi e delle risorse è fondamento per un buon punteggio.

Il gioco subisce delle critiche dai più appassionati perchè la fortuna influenza la scelta dei contratti da stipulare, ma la tecnica del cambio continuo della sequenza di scelta, i tre turni di gioco e la possibilità di spostare il proprio contratto fra cinque possibili posizioni di scelta aiutano parecchio. Più che altro non capisco perchè il gioco si chiami Neptun in onore al dio del mare, dato che non ci sono grandi influssi divini, al massimo si poteva chiamare Eolo, dato che l'unica azione esterna che ha veramente peso è quella del vento.

Consigliato a giocatori non troppo novelli nel mondo dei giochi da tavolo.

In allegato le istruzioni in inglese.