STORIA DI UNA BAMBINA CHE SALVAVA I LIBRI (05/09/2017) - a cura della prof.ssa Anna Cosenza Toscano


Autore: Marcus Zusak

Genere: narrativa straniera

Valutazione:

Libro ambientato nella  Germania nazista ,presenta in modo assolutamente originale il tema del razzismo, della guerra , del rapporto tra gli esseri umani. Potrebbe sembrare il solito libro sugli orrori della guerra, sulle persecuzioni ai danni degli ebrei mentre  in realtà  è un inno alla vita , un inno alla capacità che ha la lettura di salvare la vita. La cosa ancora più innovativa è che la voce narrante è quella della MORTE personificata e capace di provare sentimenti di pietà  ma anche orrore nei confronti del genere umano ; “sono perseguitata dagli esseri umani” dirà alla fine quasi a voler rinnegare il lavoro di boia che le hanno attribuito e condannare le inutili morti volute dagli uomini. Le descrizioni del paesaggio, del cielo soprattutto, fatte dalla Morte sono davvero straordinarie perché rispecchiano tutto il suo mondo emotivo.  Così come tutto il mondo emotivo di Lisel si concentra inizialmente in  poche parole:  Papà,  Max ,Rudy, Mamma. In seguito ,dopo una irrazionale rivolta nei confronti delle parole colpevoli di avere originato il massacro, sarà in grado di recuperarle per restituire loro la dignità dell’esprimere il mondo:  il suo mondo.  

Buona anche la scrittura , a tratti commovente poiché in grado di ben rappresentare l’universo infantile inquinato da un  male voluto da uomini che di umanità non  hanno neanche un briciolo.

Unico appunto: il titolo del fim Storia di una ladra di libri sarebbe stato più più appropriato.